DONAZIONE “IL CAVALLEGGERO” DI GIOVANNI FATTORI

Le collezioni dei Musei Civici si arricchiscono, grazie a una recente donazione, con un’opera pittorica realizzata da Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908), considerato uno dei massimi artisti italiani dell’Ottocento e tra i principali esponenti dei Macchiaioli.

Giovanni Fattori "Il Cavalleggero"

Il dipinto, intitolato “Il cavalleggero”, rappresenta un soldato a cavallo nella solitudine della campagna che gli fa da sfondo. Il soggetto, tra i prediletti dell’artista insieme ai soldati di ronda e ai paesaggi toscani, è caratterizzato da un segno sintetico ed evocativo realizzato mediante l’uso timbrico della macchia. La grande luminosità del dipinto e la sua saldezza compositiva sono affidati alla forza del colore, che dona all’opera un realismo descrittivo.  

Fattori si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove acquisisce lo stile della pittura monumentale di soggetti storico-celebrativi. Parallelamente inizia a frequentare il Caffè Michelangelo, animato da un gruppo di artisti svincolati dalla pittura accademica e capeggiati dallo storico dell’arte Diego Martelli che, dal 1855, formano il movimento artistico dei Macchiaioli, impostato su un nuovo rapporto di luce e colore ripreso direttamente dalla realtà: la macchia. 

La nuova tecnica espressiva riprende la realtà mediante la giustapposizione di zone di colore distinte, accostate e sovrapposte le une alle altre, rendendo la pittura più immediata e legata alla poetica naturalista e verista.  

L’autore dedica gli anni Sessanta alle sperimentazioni pittoriche della macchia, che applica soprattutto alla pittura di paesaggio, con una predilezione per la campagna maremmana e il lavoro nei campi. Di questi indaga gli aspetti più concreti e quotidiani della realtà, ai quali si accosta con lirismo descrittivo alternato a intento polemico, spesso legato a temi sociali. La sua fama di verista gli vale molti premi e riconoscimenti, tra cui la nomina di professore corrispondente all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1869 e di professore onorario di pittura nel 1880. 

 Il Cavalleggero
Olio su tela cm 13×30