
Un “quarto stato” tutto al femminile: così potremmo definire il nostro “Ritorno dalla filanda” dipinto da Eugenio Spreafico alla fine dell’Ottocento. Il pittore monzese ci porta così in una città ancora circondata dalle campagne attraversate dai canali e apre lo sguardo sul mondo del lavoro femminile, con un taglio descrittivo e poetico che gioca su luci e colori, sui riflessi dell’acqua, sulle tonalità del cielo al tramonto con effetti quasi “impressionistici”.
A cura di Francesca Milazzo, storica dell’arte e responsabile delle attività didattiche del museo
Eugenio Spreafico “Dal lavoro. Il ritorno dalla filanda”, 1890-1895
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