Nel secondo dopoguerra l’Italia si rimise in moto. Le città sperimentavano la rinata voglia di vita sociale, di recuperare il tempo perduto riannodando i fili della propria identità.
A Monza la pausa bellica aveva causato l’interruzione delle attività dei Musei Civici, da poco istituiti presso la Villa Reale. Nel 1951 riapriva la Pinacoteca e si sentì l’esigenza di un suo arricchimento e del suo aggiornamento alle nascenti correnti pittoriche nazionali: fu avviato così il Premio Nazionale di Pittura “Città di Monza”, le cui opere vincitrici, selezionate da una scelta giuria, erano acquisite dal Comune per le raccolte civiche.
01: Giuseppe Uncini, Progetto. Tecnica mista su carta, 1984
02: Fausto Pirandello, Nudo allo specchio. Olio su cartone, 1953
03: Renato Birolli, Le mistiche. Pastello su carta incollata su tela, 1935
04: Giulio Turcato, Composizione. Tecnica mista su tela, 1952-53
05: Mario Radice, Composizione C.F. Tecnica mista polimaterica (tempera) su tavola, 1935-36